Come diventare orafo, un mestiere tutto da scoprire
Scopri come diventare orefice e quali sono le caratteristiche di questa figura professionale
L’arte orafa ha profonde radici radicate nella tradizione italiana. Nel settore dei gioielli artigianali, sono tanti i nomi che spiccano per originalità e professionalità. Il nostro paese vanta di una grande possibilità carrieristica per coloro che hanno manualità e creatività. L’orafo, che si differenzia dal gioielliere in quanto si dedica alla vendita di oggetti preziosi, è la figura professionale che si occupa di rifinitura e assemblaggio oppure della realizzazione di articoli di oreficeria. Con approfondimenti e studi ulteriori, si può aspirare a diventare perito orafo, ma vediamo la parte più creativa di questo lavoro.
In molti si chiedono come diventare orafi? Ebbene esistono diverse scuole e accademie, sparse in tutta la penisola, dove imparare questo meraviglioso mestiere, con specializzazioni in design del gioiello o tecniche orafe. È essenziale avere grande passione per i gioielli, molta creatività e buona predisposizione al rapporto con il pubblico. Per ricevere un’ottima preparazione su come diventare orefice, si dovrà studiare le tecniche artigianali di gioielleria e assimilare le competenze pratiche. Ad esempio, sarà necessario saper utilizzare gli strumenti e i macchinari di laboratorio e imparare a costruire oggetti in metallo.
Professione orafo: in cosa consiste il lavoro
La definizione di orafo è quella di saper progettare, creare e riparare oggetti in oro, argento o in altri metalli nobili. Diventare orafo significa ideare un gioiello e realizzarlo, usando gli strumenti adatti; nello specifico si deve essere in grado di unire le singole parti di un gioiello tramite le tecniche di fusione, saldatura o incollatura. Ultimata la lavorazione dei metalli si procede all’incastonatura delle pietre preziose, diamanti o perle, ed infine all’incisione e al trattamento con acidi per la lucidatura.
La professione di orafo permette di lavorare in laboratori di gioielleria, artigianali o industriali, esserne il proprietario o possedere un’attività professionale come artigiano artistico indipendente. Per lavorare al meglio sono necessari i principali strumenti del mestiere, come un banco da orafo progettato per la fusione, la pulitura e l’aspirazione. Per esercitare il mestiere orafo è necessario possedere anche un cannello per la saldatura, l’attrezzatura per microfusione e altri utensili. Inoltre è importante avere una predisposizione al disegno dei gioielli, all’attenzione alla clientela e tenere sono controllo le scorte dei materiali. Per ampliare il proprio mercato, l’orafo può dedicarsi anche alla specializzazione in gemmologia, per la stima e la valutazione di pietre preziosi e diamanti.
Le scuole di formazione per diventare orefice
Per diventare orafo bisogna frequentare un corso professionale o una scuola specializzata in oreficeria. Durante il percorso formativo si apprendono le tecniche orafe e il design del gioiello, si viene a conoscenza della storia dell’oreficeria e della relativa legislazione di settore, si viene informati sulle proprietà delle leghe metalliche e su come assemblarle utilizzando gli strumenti del mestiere.
Terminato il percorso di studi è consigliabile fare un periodo di affiancamento all’interno di un laboratorio di oreficeria o in compagnia di un maestro orafo. L’apprendistato è un passaggio fondamentale per capire al meglio non solo la lavorazione dietro un gioiello, ma anche sul rapportarsi al mondo lavoro in maniera diretta.